sabato 15 novembre 2008

La morte di Marcos..colpa del nostro egoismo

http://lanazione.ilsole24ore.com/firenze/2008/11/15/132788-testimone_marcos_sabato_scorso_vivo_alle_sera.shtml

Questo è l'articolo su Marcos....io l'ho conosciuto quella volta che assieme all'Alba siamo andate a vedere lo spettacolo al Faro, dove recitava anche il Chelucci...
e proprio a Stefano torna il mio pensiero e non solo il mio...
con Luca ho parlato brevemente, ma che era sconvolto l'avrebbe capito anche un bambino..
inevitabilmente la mente torna a quella notte di qualche anno fa quando ci avvertono che Stefano era scappato di casa e sento ancora vive quelle emozioni di angoscia e paura e quella spinta che ci ha unito tutti ad organizzarci ed a mobilitarci per andarlo a cercare..
era freddo quella notte...tremendamente freddo...
ma proprio grazie al nostro impegno, all'interessamento di tutti, siamo riusciti a riportarlo a casa la mattina dopo...una signora l'ha riconosciuto al bar (grazie ai volantini che avevamo distribuito per tutta la notte) ed ha chiamato i carabinieri.

La storia di Stefano andò a finire bene...quella di Marcos no.
Mi domando:
che cavolo è successo!??! perchè cavolo nessuno si è preoccupato di chiedere a quel ragazzo cosa stesse facendo per strada? che cavolo gli dai un passaggio e non ti rendi conto che c'è qualcosa che stona in lui, che non è in tutto e per tutto una persona come me e te e probabilmente c'ha qualche problema...perchè non avverti i carabinieri??
come cazzo ti viene in mente di tirare a diritto per strada quando dopo 4 ore ritrovi il solito ragazzo nel solito punto?? non ti viene in mente di fermarti e chiedergli se va tutto bene!??!

e qui sarò ancora più cattiva e voglio che questo sia di monito a tutti i nostri volontari e non solo:
come cazzo ti viene in mente di lasciare il ragazzo da solo davanti al cancello CHIUSO del centro!?!??!

fanciulli miei....come vi dico quando vi faccio accoglienza e come spesso ribadisco durante le uscite:
i ragazzi si accompagnano fino al portone e ci si assicura SEMPRE che entrino in casa e se sappiamo che qualcuno fa il furbetto, si fa uno drin di campanello ai genitori in casa o si riaccompagna direttamente fino a dentro casa...

mi sconvolge l'indifferenza della gente, mi sconvolge sapere che quando vediamo qualcuno in difficoltà tiriamo a diritto perchè tanto c'abbiamo i cavoli nostri a cui pensare...
mi sconvolge profondamente l'egoismo che ci pervade

cosa c'aspettiamo di ricevere dalla vita se siamo i primi a non dare nulla???????

Linda

5 commenti:

Linda ha detto...

Pubblico il commento che mi ha mandato la Mara via email:

Cara Linda concordo pienamente con te, quanto espresso in questa mail, è da quando è successo che non riesco a capacitarmi quanto è successo, a me, sinceramente l'indifferenza della gente non mi fa specie, anche per l'egoismo che ogni individuo ha solo di pensare solo a se stesso, ma penso anche se non era un ragazzo con la pelle come dice il nostro odiato Presidente del Consiglio, "abbronzato", e qualcuno l'ha scambiato per un'extracomunitario, forse la coscienza a qualcuno si era aperta, invece no. Ma a parte l'indifferenza della gente mi domando come fanno dei volontari a lasciare un ragazzo con dei problemi da solo fuori da un cancello senza che nessuno lo prenda in consegna, è veramente grave forse ancora di più di chi ha osato l'indifferenza e concordo con te sulla massima attenzione che non basti mai. Ma ti dirò che mi è successo anche qui a lavorare dell'atteggiamento dei volontari della Misericordia che portano Marco Dell'Agnello, mi è successo che una volta lo volevano lasciare e andare via senza consegnarlo agli operatori dell'ARCA che erano nel campo con gli altri ragazzi, e lì mi sono incazzata perchè la signora era molto alterata perchè aveva furia e non poteva stare a cercare gli operatori, un'altra volta hanno suonato e l'hanno lasciato da solo; io non sono stata zitta prima ho detto agli operatori del comportamento degli accompagnatori, e successivamente l'ho comunicato a sua madre la Sig.ra Monalda. Mi domando come si fa a svolgere un servizio se non si ha la pazienza e l'amore verso questi ragazzi.
Un Bacio Mara.

Linda ha detto...

Pubblico anche quello del nostro Presidente, Luciano:

Cara Linda capisco la tua amarezza e mi unisco a te
per quanto riguarda il dispiacere e la commozione per quello che è
avvenuto; detto questo però ritengo doveroso fare alcune
considerazioni:
il mondo in cui oggi viviamo è questo e bisogna tenerlo
presente per modulare i nostri interventi anche perchè pensare che gli
altri si comportino come noi speriamo sarebbe un errore gravissimo.
Come volontari e come movimento dobbiamo tornare ad essere momento di
informazione e non solo esecutori di convenzioni, dobbiamo
riappropriarci di quel ruolo di aggregazione e crescita culturale che
abbiamo perso negli ultimi 10-15 anni.
Credo che oggi soltanto le
nostre associazioni abbiano la capacità di promuovere valori come la
solidarietà, la tolleranza, il rispetto e l'amicizia-amore così lontani
dalla logica di mercato e di profitto.
Penso però che la nostra
associazione, grazie anche a te ed al GAS, si distingua per un
atteggiamento non pietistico, ma realmente solidale nei confronti dei
più deboli; dobbiamo continuare su questa strada, anche con i nostri
confronti molto accesi, non smettendo mai di lottare per ottenere
quello in cui crediamo. Le vicende come quella di Marco ci feriscono e
ci indignano, ma ci devono anche spronare per migliorare, anche al
nostro interno, prima come uomini e poi come volontari.
Ti saluto e ti
abbraccio
Luciano

Linda ha detto...

Pubblico il commento di Vasco Poli:

Salve.
Concordo con Linda. E' sconcertante che un giovane , sembra con evidenti problemi, venga lasciato per strada senza neanche chiedergli dove intende andare; questa è la cultura dell'individualismo che dilaga.
Inoltre è ancora più grave che un operatore lasci un disabile davanti ad un cancello senza aspettare di consegnarlo a qualcuno; Il volontario va formato e sopratutto informato che la routine non deve far venire meno quella tensione emotiva che altrimenti può portare ad un atteggiamento superficiale.
Vasco Poli

Giacomo ha detto...

certo non si può dire che la vita e la società di oggi ci dia il tempo e la voglia di prenderci cura delle altre persone.
Però le persone che lo fanno per scelta, quelle che scelgono di fare del volontariato (e fra queste metto anche gli obiettori, perchè l'obiettore si può fare in tante strutture) se lo fanno lo devono fare perchè ci credono fino in fondo e capiscono quello che stanno facendo.
Altrimenti ci si trova davanti a questi problemi, e sicuramente se hanno sbagliato è bene che ne paghino le giuste conseguenze.

Linda ha detto...

Da TGT NEWS.IT

Per la morte di Marcos Garcia Martiniano, disabile trovato morto in una campagna è indagato un volontario della misericordia di Scandicci.

Un volontario della Misericordia di Lastra a Signa è indagato dalla procura della Repubblica di Firenze per la morte di Marcos Garcia Martiniano, 30 anni, il disabile psichico brasiliano scomparso l'8 novembre scorso e trovato senza vita sei giorni dopo da un cercatore di tartufi in piena campagna, a circa 30 km di distanza. L'indagato sarebbe il volontario che prelevò il disabile dalla casa degli zii, insieme ai quali il brasiliano era venuto a vivere dopo la morte della madre, e che lo accompagnò ad un centro di assistenza diurno a Scandicci (che però quel giorno era chiuso) lasciandolo da solo davanti all'ingresso, senza sincerarsi se la struttura quel giorno lo potesse ricevere. L'uomo è indagato per aver causato colposamente la morte del disabile, evento derivato dal reato di abbandono di incapace. Tuttavia, secondo quanto si apprende, l'avviso di garanzia mandato al volontario costituisce solo un punto certo da cui partire per l'accertamento completo dei fatti. Altre responsabilità, infatti, potrebbero emergere nel corso degli accertamenti della procura.

Tra gli accertamenti della procura fiorentina ci sarebbe anche il tipo di comunicazioni corse fra il centro di assistenza, i parenti del disabile e la Misericordia di Lastra a Signa, riguardo alla chiusura della struttura l'8 novembre (era un sabato) oltre alle istruzioni che l'associazione ha impartito ai volontari incaricati dei servizi di accompagnamento. Nella serata dell'8 novembre furono gli zii a dare l'allarme sulla scomparsa del disabile brasiliano, non vedendolo tornare.

http://www.tgtnews.it/index.php/Cronaca/Firenze/indagato_volontario_della_misericordia.html